In questo articolo vedremo come calcolare correttamente i coefficienti di pressione esterna per l’applicazione del carico vento su una copertura a volta cilindrica. Le norme alle quali ci riferiremo sono le linee guida CNR DT 207/2008 “Istruzioni per la valutazione delle azioni e degli effetti del vento sulle costruzioni”.
Nel paragrafo (G.2.3.6) dedicato a questo tipo di copertura viene indicato di dividere la superficie della stessa in tre zone. La zona A (sopravento) occupa il primo quarto della copertura a partire dalla direzione investita dal vento. In questa zona è possibile che si verifichino sia pressioni che depressioni. La zona B, è intermedia alla copertura ed ha una estensione pari a due quarti della lunghezza. La zona C (sottovento) è relativa al rimanente quarto di copertura (Figura 1). Per le zone B e C è previsto che si abbiano solo depressioni (pressioni con segno negativo).
Figura 1 : Identificazione delle zone di carico
Dopo aver identificato le tre zone, andranno calcolati i relativi coefficienti Cpe,A, Cpe,B e Cpe,C mediante l’utilizzo della figura G.16 riportata nella norma CNR DT 207/2008. La spiegazione del grafico risulta però carente, pertanto è opportuno approfondire la metodologia, soprattutto per il coefficiente Cpe,A (Figura 2). Nella zona tratteggiata (f/d ≤ 0.05) è possibile considerare l’azione del vento come viene fatto per le coperture piane.
Figura 2 : Coefficienti di pressione per coperture a volta cilindrica (fig. G16 CNR DT 207)
Calcolo del Coefficiente Cpe,A
Per il calcolo del coefficiente sopravento entrano in gioco sia il rapporto f/d (freccia/luce) che il rapporto h/d (gronda/luce) (Figura 1). Il primo è rappresentativo della curvatura della copertura, il secondo dell’altezza del fronte della costruzione. Valori bassi di f/d indicano una forma “appiattita” per la quale l’effetto del vento comporta pressioni negative nella zona A. Valori alti di f/d invece comportano pressioni positive in quanto il vento “investe” direttamente la superficie della copertura (Figura 3).
Figura 3 : Influenza del rapporto f/d sul tipo di pressione esercitata
Nel grafico per il calcolo dei coefficienti sono presenti tre spezzate differenziate in funzione del rapporto h/d. Una di queste curve è relativa al rapporto h/d pari a zero, le altre due si utilizzano nel caso in cui h/d è maggiore o uguale a 0.5 (Figura 4).
Figura 4 : Curve per il calcolo del coefficiente di pressione Cpe,A
In funzione dei valori f, h e d, i casi che si possono presentare sono i seguenti:
- h/d = 0
- f/d ≤ 0.5 → Valori che variano linearmente tra 0 e 0.8 (in pressione)
- f/d > 0.5 → Valore costante pari a 0.8 (in pressione)
- h/d ≥ 0.5
- 0 < f/d ≤ 0.1 → Valori che variano linearmente tra -0.7 e -1.2 (in depressione)
- 0.1 < f/d ≤ 0.2 → Valore costante pari a -1.2 (in depressione)
- 0.2 < f/d ≤ 0.3 → In questo caso vanno elaborate due condizioni di carico (una in pressione e una in depressione). I valori in pressione variano tra 0 e 0.267, mentre per la condizioni in depressione variano tra -1.2 e -0.3.
- 0.3 < f/d ≤ 0.5 → Valori che variano linearmente tra 0.267 e 0.8 (in pressione)
- f/d > 0.5 → Valore costante pari a 0.8 (in pressione)
- 0 < h/d <0 .5
- E’ il caso più complesso in quanto per valori di f/d < 0.5 si dovrà operare per interpolazione. Dato V0.5 il valore relativo a h/d = 0.5 e V0 il valore corrispondente a h/d = 0, è possibile applicare una semplice interpolazione (Figura 5) mediante la seguente formula per ricavare il valore Vk relativo a h/d = k:
Figura 5 : Rappresentazione grafica per interpolazione.
Calcolo del coefficiente Cpe,B
Per il coefficiente di pressione esterna della zona intermedia il procedimento è molto più semplice. Per valori di f/d fino a 0.5 i valori di Cpe,B variano linearmente ed in proporzione tra -0.7 e -1.2. Per valori di f/d maggiori a 0.5 il coefficiente si attesta al valore costante -1.2.
Figura 6 : Curva per il calcolo del coefficiente di pressione Cpe,B
Calcolo del coefficiente Cpe,C
Anche per il coefficiente di pressione esterna della zona esterna sottovento il procedimento è semplice. Per valori di f/d fino a 0.1 i valori di Cpe,C variano linearmente ed in proporzione tra -0.7 e -0.4. Per valori di f/d maggiori a 0.1 il coefficiente si attesta al valore costante -0.4.
Figura 7 : Curva per il calcolo del coefficiente di pressione Cpe,C
Esempio numerico
Il modo più semplice per comprendere è applicare. Qui di seguito affronteremo il caso più completo, ovvero per f/d compreso tra 0.2 e 0.3 e h/d ≥ 0.5.
I dati geometrici sono i seguenti:
- d = 10 m
- h = 4 m
- f = 2.5 m
da cui:
- f/d = 0.25
- h/d = k = 0.40
In questo caso, il calcolo del coefficiente Cpe,A richiede di effettuare due interpolazioni tra ogni ramo della curva relativa ad h/d ≥ 0.5 e la curva relativa a h/d = 0, in modo da ottenere due combinazioni di carico da applicare alla struttura.
Utilizzando il grafico G.16 (Figura 2), per h/d ≥ 0.5 e f/d = 0.25, i valori dei due coefficienti Cpe,A corrispondenti sono:
– Cpe,A,a = +0.1335
– Cpe,A,b = -0.75
Per h/d = 0 invece avremo:
– Cpe,A,c = +0.40
La prima interpolazione è tra Cpe,A,a e Cpe,A,c ottenendo:
– Cpe,A,1 = k / 0.5 (Cpe,A,a – Cpe,A,c) + Cpe,A,c = 0.4 / 0.5 (0.1335 – 0.4) + 0.4 = 0.187 ≅ +0.19
La seconda è invece tra Cpe,A,b e Cpe,A,c:
– Cpe,A,2 = k / 0.5 (Cpe,A,b – Cpe,A,c) + Cpe,A,c = 0.4 / 0.5 (-0.75 – 0.4) + 0.4 = -0.52
Per il coefficiente Cpe,B si ottiene invece:
– Cpe,B = -0.95
Per il coefficiente Cpe,C si ottiene invece:
– Cpe,C = -0.40
Nella figura seguente vengono riportati i coefficienti Cpe estrapolati dalle varie curve:
Figura 8 : Rappresentazione dei coefficienti Cpe calcolati
In conclusione, sulla struttura dovranno essere utilizzate due condizioni di carico in quanto il valore della rapporto freccia/luce comporta sia pressione che depressione sulla zona esposta al vento (Figura 9).
Figura 9 : Condizioni di carico da analizzare
I coefficienti di pressione esterna verranno utilizzati per calcolare la pressione complessiva sulla superficie, moltiplicandoli per la pressione cinetica di picco del vento, ricavata in funzione della località, della morfologia della zona e del costruito.
Bibliografia:
Istruzioni CNR DT 207/2008
File da scaricare:
Molto comodo, complimenti.
Ing. Mauro Pini